Prossimi Eventi
La Vegetariana
«Ho fatto un sogno» dice Yeong-hye, e da quel sogno di sangue e di boschi scuri nasce il suo rifiuto radicale di mangiare, cucinare e servire carne, che la famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti. La protagonista di questo straziante ed enigmatico romanzo di Han Kang (premio Nobel per la letteratura del 2024) aspira a una trasformazione radicale del proprio essere, a un'innocenza che non appartiene alla razza umana fino ad arrivare al rifiuto totale del cibo, all'identificazione con il mondo vegetale. È la storia di un annullamento come unico sistema per affermare la propria esistenza in contrasto alla violenza inappariscente del quotidiano, quella che si annida negli affetti domestici, nelle famiglie all'apparenza coese, nello scorrere uguale delle giornate. Scomparire per esserci. Consumarsi per rinascere altro da sé. È un grido disperato. È un “no” urlato senza voce.
Orgoglio e Pregiudizio
È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie.
Quando Elisabeth Bennet, eroina intelligente e testarda, incontra Mr. Darcy, uomo orgoglioso e disincantato, questa verità
esplode e si trasforma in un campo di battaglia. Può una relazione resistere alle regole imposte dalla società?
Ipocrisie, pettegolezzi, orgogli aristocratici, pregiudizi intramontabili tra uomini e donne… finiscono per ricordarci la
domanda più semplice di tutte. In un mondo del genere esiste l'amore, quello vero? Insomma, siamo nel 1813 o nel 2025?
Con una breve introduzione di Stefania Consonni, docente di Critica letteraria presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e
Culture straniere dell'Università di Bergamo.
Il Gattopardo - parte Iª
«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi». Chi non conosce questa frase. Ma chi l'ha detta? In quale
occasione? Il gattopardo è un vero e proprio tesoro di considerazioni sul potere, sulla nostra Italia, ma pure sulle relazioni
tra le persone, e magnifiche descrizioni di paesaggi e di interni. Un libro che forse meglio di tanti altri riesce a farci
comprendere il mondo che ci circonda. Un libro tanto straordinario che aveva bisogno di un'interprete d'eccezione quale è
Maria Paiato, che colorerà le pagine del romanzo con la tavolozza del proprio talento.
Iª PARTE: Conosciamo qui molti dei protagonisti: il principe Fabrizio Salina, la figura centrale del libro, il Gattopardo,
appunto, retaggio di un mondo al crepuscolo; Tancredi, il nipote, sveglio e opportunista; don Calogero Sedàra, il sindaco di
Donnafugata, simbolo del nuovo potere in ascesa, un potere basato esclusivamente sul denaro, sull'accumulazione, un potere che
erediterà i vecchi privilegi e si arricchirà di nuovi.
E poi: la vecchia aristocrazia borbonica ormai decadente; il clero disorientato; i garibaldini, tra valori e furberie. Questa
prima parte inizia nell'assediato palazzo Salina presso Palermo e termina nel palazzo di Donnafugata, dove Vecchio e Nuovo di
incontrano, si scontrano, si fondono.
Con una breve introduzione di Luca Bani, docente di Letteratura italiana presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture
straniere dell'Università di Bergamo
Eventi passati
L'Agnese va a morire
A seguito della deportazione del marito, Agnese entra nella Resistenza: da subito il suo sguardo diventa il nostro sguardo,
la sua consapevolezza la nostra consapevolezza. Ne emerge, in tutta la sua insensatezza, la crudeltà della guerra. Questo libro,
grazie alla scrittura magistrale di Renata
Viganò, ha il merito di essere stato tra i primi a rivalutare il ruolo femminile nella Resistenza italiana - un ruolo che per
lungo tempo non è stato riconosciuto - mettendo in risalto il contributo delle donne alla lotta al Nazifascismo. Nel personaggio
di Agnese, infatti, si ritrovano le vite di tante partigiane.
A dare voce e corpo a questa stupenda storia troverete Cinzia Spanò, un privilegio averla con noi al Festival.
Con una breve introduzione di Cristina Cappelletti, docente di Letteratura italiana presso il Dipartimento di Lingue, Letterature
e Culture straniere dell'Università di Bergamo.
Il treno dei bambini
Questa storia incredibile prende le mosse da un fatto realmente accaduto: tra il 1946 e il 1952 70.000 bambini del Sud Italia vennero accolti in famiglie del Nord (per almeno un anno scolastico) per dare loro sollievo dalle condizioni di miseria nelle quali versavano. Attraverso gli occhi - sorpresi e meravigliati - del protagonista Amerigo, che accompagneremo dai vicoli di Napoli a Modena (e ritorno), ci divertiremo, ci commuoveremo, e osserveremo un mondo sempre nuovo e da scoprire, cercando di capire che la mortadella non è un prosciutto guasto né il gorgonzola un formaggio andato a male. Ma il vero protagonista di questa storia è la Solidarietà: quella messa in atto dalle donne partigiane dell'UDI, l'Unione Donne Italiane, che diedero vita a questa straordinaria iniziativa. «Ma allora sono felici che noi andiamo là? Non sono obbligati? Sono Contenti che gli mangiamo le cose loro? E perché?” “Per la so-li-da-rie-tà, che è una specie di dignità verso gli altri».